Monday, December 19, 2005

Domenican Republic - August 2004

La Repubblica Domenicana (per lo meno quel poco che ho visto io della Repubblica Domenicana) e' questo paradiso terrestre per turisti dove, appena arrivato, ti marchiano con un braccialetto. Questo braccialetto segna il tuo status di full inclusive resort guest e ti da diritto a litri di cocktail dai nomi esotici quali Banana Mama, Coco Loco, Daiquiri (a la fresa) e Capirigne varie e ovviamente alla birra del luogo, El Presidente di cui abbiamo abusato con gusto. I primi giorni siamo rimasti chiusi in questa riserva, dove tutti sono felici ed abbronzati, dove si mangia fino ad ingozzarsi (full inclusive) e alla quale i domenicani non hanno ovviamente accesso se non come servitu', sottopagata ovviamente. Dopo un paio di giorni il disgusto ha avuto il sopravvento e siamo usciti. Oltre la sbarra di ingresso ci siamo incamminati verso la fermata del bus. Da full inclusive a full immersion. Sfoggiando il nostro spagnolo maccheronico abbiamo preso, proprio come dei domenicani veri, il bus verso Higuey. Ero imbarazzato da quel braccialetto e cercavo di coprirlo alla meglio ma mi si leggeva in faccia che ero un turista ed uno della peggiore specie: Italiano. Il piano era prendere un moto taxi appena arrivati, ma gia' sul pullman un gentile indigeno, dotato di telefono cellulare, ha chiamato dei suoi conoscenti affinche' ci accompagnassero a destinazione. Infatti l'acqua potabile e' un bene di lusso ma i telefonini, anche quelli dell'ultima generazione con fotocamere e mp3 players abbondano e sono ricercatissimi. Attraverso il traffico cittadino ci siamo diretti verso casa di Viky, la ragazza di Pasquale. Come gia' mi era successo di notare a Trinidad anche qui tutte le case erano dotate di sbarre e inferriate. Siamo rimasti li per qualche ora, ad aspettare che smettesse di piovere.
I bambini giocavano per strada, proprio come noi da piccoli e si avvicinavano per vedere da vicino questi uomini braccialetto, incuriositi dalla telecamera. Alla fine ci saranno stati una decina di bimbi.





Then everything turned bad when one of the kids introduced coins in the game. We became gringos and everybody tried to get some money. The oldest one trying to exchange, which I did. But I had to call myself out when it became a sort of pacific assault since I could not handle it anymore.

"Dame un peso."

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